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Italianesi - di e con Saverio La Ruina (5 febbraio 2012)

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«Non c’è cosa più bella che essere italiani, siamo tutti pittori, musicisti, cantanti...» Il monologo Italianesi, crasi tra le parole italiani e albanesi, racconta una storia vera: quella di circa un migliaio di figli di italiani internati in Albania, loro terra natale, rei di essere nemici del regime salito al potere dopo la fine della seconda guerra mondiale. Persone che vissero segregate con il mito dell’Italia. Albanesi ma figli di italiani che, quando finalmente dopo 40 anni rientrarono in patria, furono bollati come stranieri e discriminati. dolorosa condizione degli italiani internati nei campi di prigionia albanesi. "La storia è commovente, dolente, bella perchè il protagonista è un piccolo grande uomo, eroico nella sua semplicità e verità e perchè semplice e vero è anche lo spettacolo come è nello stile di Scena Verticale: musiche originali di Roberto Cherillo, disegno luci di Dario De Luca e Saverio La Ruina solo in scena che dà ritmo e respiro al suo racconto con es

Cesena di Anne Teresa De Keersmaeker (19 novembre 2011)

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Coralità e ascolto. non ho mai visto una cosa simile. in 19 sul palco. insieme. un unico corpo che si muove di cui entri a fare parte anche tu, spettatore. se resisti. nessuna seduzione. nessuna concessione "televisiva". ho visto la gente ridere e andarsene. per rimanere devi stare in questa notte, nella penombra inquietante del loro Medioevo, farti spingere in fondo dalla gravità e dalla voce. Per riemergere infine insieme a loro, nella luce.