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Macbeth - William Shakespeare - Andrea De Rosa

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Decisamente pulp. Tragico, sguaiato e disturbante. La prima parte a luci accese in sala, per coinvolgere il pubblico nel "baccanale introduttivo", mi ha creato il disagio reale di simili situazioni. Poi, finalmente restituita al buio, ho tremato davanti alla rappresentazione feroce della società in cui vivo. "So foul and fair a day I have not seen"...

Hamletas di Eimuntas Nekrosius

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Poi vedo Hamletas di Nekrosius e di dubbi su cosa sia o non sia arte, non ne ho neanche uno.  E come me non ne hanno le persone che riempivano il teatro, emozionate e in piedi negli applausi finali. Eallora mi dico che stiamo qui a farci un sacco di seghe mentali, perché in realtà l'anima è semplice. E quando è toccata, risponde...

“La merda”, monologo di Cristian Ceresoli interpretato da Silvia Gallerano (31 marzo 2012)

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Lei ci accoglie, nuda su uno sgabello, e alla fine lascia che siamo noi ad andarcene. L'inno mugugnato. Una voce che ne contiene almeno altre dieci. lo scandalo della nudità è mille volte superato da testo feroce, "pasoliniano", indigesto. Lei è Silvia Gallerano. Per me una rivelazione!

Dead Man - un film di Jim Jarmusch

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Che film meraviglioso!!! Certe immagini ti restano dentro e crescono con te, quanto un femore che si allunga o il torace che si allarga. sono ossa, tanto quanto... ti dimentichi di averle, fino a quando quell'immagine non ti ricapita davanti. Allora capisci che tu sei fatto di tante cose, ereditate, genetiche, familiari... ma quell 'osso lì... caspita proprio quell'osso li, tu - consapevole o no - te lo sei andato a cercare!!!

Italianesi - di e con Saverio La Ruina (5 febbraio 2012)

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«Non c’è cosa più bella che essere italiani, siamo tutti pittori, musicisti, cantanti...» Il monologo Italianesi, crasi tra le parole italiani e albanesi, racconta una storia vera: quella di circa un migliaio di figli di italiani internati in Albania, loro terra natale, rei di essere nemici del regime salito al potere dopo la fine della seconda guerra mondiale. Persone che vissero segregate con il mito dell’Italia. Albanesi ma figli di italiani che, quando finalmente dopo 40 anni rientrarono in patria, furono bollati come stranieri e discriminati. dolorosa condizione degli italiani internati nei campi di prigionia albanesi. "La storia è commovente, dolente, bella perchè il protagonista è un piccolo grande uomo, eroico nella sua semplicità e verità e perchè semplice e vero è anche lo spettacolo come è nello stile di Scena Verticale: musiche originali di Roberto Cherillo, disegno luci di Dario De Luca e Saverio La Ruina solo in scena che dà ritmo e respiro al suo racconto con es

Cesena di Anne Teresa De Keersmaeker (19 novembre 2011)

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Coralità e ascolto. non ho mai visto una cosa simile. in 19 sul palco. insieme. un unico corpo che si muove di cui entri a fare parte anche tu, spettatore. se resisti. nessuna seduzione. nessuna concessione "televisiva". ho visto la gente ridere e andarsene. per rimanere devi stare in questa notte, nella penombra inquietante del loro Medioevo, farti spingere in fondo dalla gravità e dalla voce. Per riemergere infine insieme a loro, nella luce.