IT Stephen King

It è un romanzo di formazione, in cui un gruppo di ragazzini incontra il Male assoluto. Il concatenarsi perfetto degli eventi che si susseguono nel libro acquistando potenza e profondità - grazie alla magistrale scrittura di S. King - è tradotto nel film con la velocità dei colpi di scena e parecchio si perde. Ma a suo merito il film lascia intatto il richiamo a quelle primissime sensazioni di inquietudine che accompagnano l'adolescenza, il corpo che cambia, il buio delle scale della cantina in cui ti avventuri da solo, il saggiare - per tentativi -audacia e spavalderia nei primi incontri faccia a faccia con il mondo o con la propria solitudine, l'amicizia come riparo e balsamo dalle paure più totali e destabilizzanti, la famiglia che ti lasci alle spalle. Il proprio primo dolorosissimo mettersi al mondo. Ecco, il film poi ad un certo punto vira in una versione horror dei Goonies e a quel punto realizzi che S.King è già uscito da un pezzo ma ti aspetta - ogni volta che vuoi - nelle 1200 pagine di un capolavoro.



Già che ci siamo mi viene da aggiungere un riferimento....




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