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ERODIAS - di Giovanni Testori, con Federica Fracassi

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Giovanni Testori per me è una scoperta recente. L'ho sempre snobbato per distrazione. Quella non casuale. Poi è successo che mi sono trovata davanti alle sue donne urlanti e oscene che mi hanno colpito allo stomaco come un pugno. La sua lingua così familiare e lontana mi affascina come una giostra piena di suoni mai uditi e meraviglie. Il suo tormento mi interroga. Se a questo si aggiunge la bravura di Federica Fracassi, capace di restare umanamente cristallina e quotidiana in un artificio verbale quasi vertiginoso, ecco uno spettacolo davvero da non lasciarsi sfuggire.

Mommy di Xavier Dolan

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Credo che Mommy sia il film piu bello che ho visto negli ultimi 10 anni. Fino a stasera era uno dei tanti film che mi segno e poi mi perdo. Tragico, dolorosisimo e con una recitazione iperemotiva che mi ha fatto piangere tutte le lacrime del mondo, ma quando vieni portato a questi livelli 'fuori soglia' da una clamorosa Anne Dorval insieme ai suoi due compagni di scena e da un regista come Xavier Dolan, stupefacente in ogni scelta e in ogni taglio di luce e 'quadro' (e che da stasera diventerà oggetto delle mie ricerche in tutte le sue realizzazioni), io non riesco a provare altro che gratitudine. Per il genio e la bellezza, le uniche vere armi di salvezza di massa che contraddistinguono il genere umano.

Dallas Buyers Club' (2013)

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Loro due, Matthew McConaughey e Jared Leto, sono mostruosi. Con una misura e una precisione credibili al 1000 per 1000. Un tempo credevo che agli attori venisse naturale ma oggi me la sono fatta una vaga idea di quanto sia difficile, stare lì, in un personaggio così, senza scappare da tutte le parti. Detto questo, il film prende un'angolazione non scontata. Quel corpo smagrito urla da solo così forte che la sceneggiatura non ha bisogno di raccontarne il dramma,e può sollevare lo sguardo su cosa sono stati quegli anni. Io non so che effetto può fare un film del genere a chi oggi ha 20-25... forse anche 30 anni. Per chi è già entrato negli anta e si ricorda gli anni '85-'87, l'AIDS è stata la peste innominabile che si è portata via prima del tempo amici e conoscenti, prosciugandoli dall'interno. È stato un terrore, un incubo, un dolore, un'impotenza, un sospetto. Un'ombra. Pesantissima. E negata. Guardare questo film per me è stato dif

TIMBUKTU' - Abderrahmane Sissako

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Un film bellissimo, per la fotografia, per la luce e soprattutto per quella emozione dolente, quella di un mondo poetico che, fino alla fine, non può rassegnarsi alla ferocia. Perché è un mondo bambino, intatto. E può solo immaginare che il divieto di giocare a palla sia uno scherzo, come tutto il resto. Indimenticabile per me l'uomo che si nasconde nella casa della pazza del villaggio, per farsi abitare dalla danza. Quella di un grosso, pesante, uccello che non può più spiccare il volo....

Vizio di Forma - Paul Thomas Anderson

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E più ci penso, più mi è piaciuto... Direi che Paul Thomas Anderson se ne frega del fatto che la complessità oggi penalizzi qualsiasi cosa (e questo già mi piace). Ti racconta una storia con una folla di personaggi, ti regala un affresco gigante di un'epoca, di quella cultura americana che ci ha allattato... Ci prova almeno, no? E secondo me ci riesce egregiamente. E poi mi piace molto l'idea del vizio di forma, o vizio intrinseco. La lettura è libera. Secondo me, il vizio di forma è il dolore (o incompiutezza), imprescindibile dalla natura umana e, pertanto, inevitabile.

Vocazione di Danio Manfredini

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Poi, quando riuscirò a metabolizzare l'onda emotiva che ho sentito alzarsi in quel teatro e il graffio che lascia la verità della sua presenza scenica, quando si scioglierà quel nodo in gola, scriverò dello spettacolo Vocazione di Danio Manfredini. Per ora solo gratitudine...

Antonio Rezza e Flavia Mastrella - Fotofinish e Fratto X

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Forse davvero la genialità sta nel fatto che vedere un suo spettacolo significa impazzire a poco a poco, come fa il protagonista di Fotofinish. Perché i primi dieci minuti ti chiedi dove sei e cosa ci stai facendo li e poi cominci a ridere e non smetti più e non sai neanche perché. E la meraviglia è che "impazzisci, si. Ma mai del tutto". E comunque, per chi volesse, ... fino ad aprile siamo emotivamente coperti.